Migranti, il grande imbroglio

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Migranti_-tecnica-mista-su-tela-70x80-2013Di Salvo Barbagallo

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Tiene banco la questione migranti, i mass media fanno a gara per riportare le opposte dichiarazioni sia di esponenti del governo, sia delle cosiddette opposizioni. Maroni riesce, con le sue affermazioni, a scatenare le polemiche senza, probabilmente, rendersi conto di portare acqua al mulino del premier Matteo Renzi che riesce a fare buon uso delle contraddizioni che l’argomento provoca. A voler fare “fantapolitica”, dovremmo dire che si assiste a una sorta di gioco delle parti, dove le “parti” fanno a gara a chi le spara più grosse con l’obbiettivo di conquistare il primo piano sui giornali o sullo schermo tv.

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Il problema dei migranti (o fuggitivi, come in passato noi li abbiamo definiti) e fin troppo enorme per scadere in pseudo dibattiti o pseudo “confronti” di opposte posizioni, tenendo conto che una soluzione che possa considerarsi effettivamente “definitiva” organismi “competenti” (dall’UE all’ONU) fino ad oggi non sono riusciti ad esprimere. E non poteva essere diversamente, in quanto il “problema” (come ambiguamente e forse in maniera falsa si dice) non è certo il salvataggio in mare di chi si avventura nel Mediterraneo su sgangherati barconi, né le “quote” dell’accoglienza suddivise per Paesi europei. Il problema è a monte, e tutti, dicasi tutti, lo sanno: il problema è all’origine, nella “provenienza” di questi migranti, nelle cause che determinano un esodo che non si arresterà dall’oggi all’indomani, ma che è destinato a crescere. Questo è un aspetto della delicata questione.

Una questione che presenta tante e tante sfaccettature dalle quali, in un modo o in un altro, c’è chi ci specula, c’è chi ci guadagna, c’è che vi ravvisa pericoli di varia natura, c’è chi ne trae una “qualche” utilità, anche di carattere “politico”. Insomma, in poche parole, la questione migranti serve a tanti.

Serve, almeno in questo momento e per quanto concerne l’Italia, a porre in secondo piano altre questioni più pressanti per la vita del Paese, per il presente e per il futuro dei cittadini. Situazione difficilmente confutabile, basti prendere ad esempio il problema dell’occupazione e della disoccupazione, oppure il problema della crescente pressione fiscale. Di esempi, di questioni vitali, passate in naftalina se ne possono presentare a decine. Stare ad osservare le contrapposizioni sulla questione dei migranti senza, poi, accelerare la chiarificazione su coloro che ieri (e forse ancora adesso) ci hanno lucrato, appare come un grande imbroglio. Un “imbroglio” che viene appesantito anche dalla posizione che il premier Matteo Renzi ha assunto nei confronti dei componenti del suo governo attualmente indagati. Appare irrilevante e irriverente, a questo punto, lo stesso richiamo del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla “questione morale”.

Alla fine, protagonisti del “grande imbroglio” sui migranti sono un po’ tutti. Perché? Perché sia chi governa, sia chi sta all’opposizione, tutti hanno la loro parte di responsabilità. Nella contrapposizione Renzi-Maroni sull’accoglienza ai migranti-clandestini-fuggitivi, ovviamente l’avrà vinta il premier: è lui, infatti, che “comanda” i destini di migranti e…italiani!

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